Dopo la rovinosa discesa post-covid, i mercati finanziari sembrano aver schiacciato l’acceleratore e proseguono, inarrestabili, il loro cammino. A fare da volano al rally dei listini sono stati due fattori: l’ingente liquidità iniettata dalle Banche Centrali per cercare di sostenere l’economia in un momento, come quello attuale, in cui si registrano fortissime contrazioni del PIL; l’annuncio della scoperta del vaccino da parte di Pfizer, che ha riacceso le speranze di una ripresa piena dell’economia già alla fine di quest’anno.
Resta da capire, ora, quanto durerà questa fase “toro” del mercato, in essere ormai da diversi mesi, che spinge i listini al rialzo ed in moltissimi casi ai massimi storici. Se la montagna di liquidità delle banche centrali potrà mascherare dei prezzi di borsa che, in molti casi, risultano sopravvalutati rispetto agli utili attesi dalle aziende. Il mercato sta credendo, convintamente, che l’economia ed i consumi ripartiranno in modo significativo nei prossimi mesi. Ma che questa ipotesi diverrà realtà, non v’è certezza.
Borse ai massimi storici: l’oro, in caso di correzione, può fungere da bene rifugio
La storia della Borsa, infatti, annovera casi in cui listini hanno flettuto dopo una forte salita, anche se dinamiche e motivazioni di rialzi e discese sono totalmente differenti in base all’epoca in cui si sono palesati, Oggi, senza alcun dubbio, siamo in una fase particolarmente incerta. E secondo alcuni esperti, neanche le azioni di politica economica delle banche centrali potranno evitare perlomeno una correzione, ovvero uno storno, non traumatico, dei mercati finanziari.
In una fase così volatile dei mercati, molti, non a torto, cercano di cambiare la propria strategia di investimento, prendendo beneficio delle posizioni aperte in guadagno e volgendo lo sguardo a quegli asset che, da sempre, si rivelano dei porti sicuri nel caso in cui nei mercati sparisse il “toro” per far posto “all’’orso”. Tra i beni rifugio per eccellenza, uno, più di altri, è quello al quale mirano, non a torto, la maggior parte degli operatori finanziari ed i piccoli risparmiatori: l’oro.
Durante gli ultimi mesi, complice il forte rialzo messo a segno dai mercati azionari, la quotazione dell’oro ha virato verso il basso, seppur in modo non traumatico. Nelle ultime settimane, tuttavia, il valore del prezioso metallo giallo è tornato nuovamente a salire, in modo lento e graduale, ulteriore testimonianza di come qualche operatore tema che sia ormai prossima una correzione dei listini.
Come entrare in contatto con l’oro al di là del mondo finanziario
Qualche piccolo segnale, in tal senso, arriva anche dal mondo delle criptovalute, che, seppur mosso da logiche e ragionamenti totalmente differenti rispetto ad altri asset finanziari, ha fatto registrare uno storno significativo dopo la corsa, talvolta folle, degli ultimi mesi, come l’aumento di oltre il 600% del valore del Bitcoin, la criptovaluta più nota ed acquistata nel mondo finanziario.
L’oro, d’altro canto, può essere acquistato in svariati modi. Restando al mondo finanziario, moltissimi risparmiatori entrano in contatto con la regina della commodity tramite ETF, CFD e Futures, i tre asset principali strettamente correlati all’oro. Il più nobile dei metalli può essere acquistato in maniera concreta, tangibile, grazie ai cosiddetti “lingotti d’oro”, che dovrà essere custodito, poi, nel caveau di una banca o in una semplice cassaforte personale e, perché no, venduto nel momento in cui si decide di massimizzare il guadagno.
Una quotazione favorevole dell’oro, inoltre, può risultare estremamente propizia per qualunque soggetto, anche quello meno avvezzo ai mercati finanziari. Sono molti i negozi di Roma, famosi e rinomati presenti nel mondo orafo capitolino, consente di poter vendere il proprio bene prezioso ed incamerare la liquidità necessaria a far fronte a piccole spese programmate o imprevisti. L’oro, quindi, può trasformarsi direttamente in denaro contante, senza dover ricorrere a prestiti, fidi o finanziamenti.