La prima regola per una buona progettazione grafica è essere veritieri. Le immagini raccontano, quindi devono rispecchiare e saper comunicare quello che una realtà rappresenta o vuole rappresentare. Quindi, quando un grafico elabora l’interfaccia di un sito web, di una applicazione, un logo ecc. deve partire dallo studio di chi gli commissiona un determinato tipo di lavoro, dal suo bisogno e metterlo in relazione a quello dei consumatori, alle loro aspettative e gusti.
Chiarito questo principio, tutto il resto riguarda naturalmente il saggio uso degli elementi che costituiscono una grafica: colori, font, caratteri, immagini, allineamenti, ortografia ecc.
Se parliamo di colori, proprio come nella cosmetica, anche quando si elabora una grafica bisogna rispettare una palette. Non usare, dunque, più di quattro o cinque colori è consigliabile, come pure cercare di richiamare i colori che richiamano il logo o comunque l’aspetto identitario dell’azienda.
Ovviamente nella scelta dei colori è utile guardare alle tendenze, all’impatto emotivo ottenibili con l’uso di un colore piuttosto che di un altro in rapporto a chi guarda e quindi agli utenti che si interfacciano col il prodotto grafico.
Evitare sempre la discordanza dei colori, quindi sovrapposizioni di colore che risultano fastidiose per gli occhi e difficilmente leggibili. Molto possono aiutare le luci e i contrasti, ma se i colori cozzano fra loro non esiste miglioramento della nitidezza che tenga.
Stesso dicasi per il font, ossia il tipo di carattere, è bene non cambiarne più di un paio e cercare sempre omogeneità, proprio per migliorare l’esperienza di lettura e dare quel senso di ordine e pulizia del testo che spinge l’utente a continuare a scorrere le informazioni scritte.
In relazione al pubblico va considerata anche la grandezza dei caratteri, perché, naturalmente, se parliamo di utenti in età avanzata usare una risoluzione in pixel maggiore è piuttosto opportuno.
Per quanto riguarda l’inserimento di immagini è consigliabile, laddove possibile, mantenere il formato originale e manipolare il meno possibile le dimensioni per evitare che, appunto, l’immagine risulti distorta e poco piacevole alla vista. Questo vale, chiaramente, se si utilizzano immagini raster, ossia basate sul sistema pixel.
Se si usano immagini vettoriali il discorso cambia, poiché in vettoriale le immagini conservano sempre la loro nitidezza e non risultano compromesse nella forma.
Altri piccoli accorgimenti grafici
Mai sottovalutare un buon allineamento. Non c’è cosa più fastidiosa di un testo non omogeneo! Non importa se l’orientamento sia verticale o orizzontale, l’importante è che le porzioni di testo rispettino una linea e quindi siano ben distribuite sulla pagina.
Una cattiva impaginazione fa perdere interesse agli utenti. Ovviamente l’impaginazione riguarda tutti gli elementi grafici, quindi, anche l’inserimento del testo va pensato in rapporto alle immagini, alle illustrazioni ecc. in modo che nulla sembri ammassato, ma che tutto risulti esteticamente gradevole.
In questo discorso rientra, nella fase di progettazione grafica, la necessità di stabilire una gerarchia visiva, ossia il dare una priorità attraverso colori e font ai messaggi che si vogliono veicolare ed esaltare attraverso gli elementi da inserire nel progetto.
Non meno importante è il controllo dell’ortografia, quindi accertarsi che non ci siano errori grammaticali nel testo e che la punteggiatura sia usata correttamente. Sia nella scelta del testo, che della sua formattazione, che nella scelta dei colori, non bisogna avere pregiudizi sugli spazi e quindi sul bianco.
Il bianco, a volte, è necessario e riesce a dare proprio quel senso di ordine che l’occhio ricerca sempre.
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